Dopo tutte le polemiche di qualche partito politico e della Confindustria, il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia si festeggerà, ma il decreto legge del 22 febbraio 2011, n. 5, disposizioni per la festa nazionale del 17 marzo 2011 ( Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 23 febbraio 2011, n. 44 ) recita:
1 . Limitatamente all'anno 2011, il giorno 17 marzo e' considerato giorno festivo ai sensi degli articoli 2 e 4 della legge 27 maggio 1949, n. 260.
2. Al fine di evitare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e delle imprese private, derivanti da quanto disposto nel comma 1, per il solo anno 2011 gli effetti economici e gli istituti giuridici e contrattuali previsti per la festività soppressa del 4 novembre non si applicano a tale ricorrenza ma, in sostituzione, alla festa nazionale per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia proclamata per il 17 marzo 2011.
3 . Dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
In conseguenza dell’entrata in vigore di questo decreto a firma di Berlusconi , Presidente del Consiglio dei Ministri, La Russa , Ministro della difesa, Gelmini , Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e Alfano , Guardasigilli, tutti i nostri colleghi potranno celebrare il loro senso d’appartenenza the nation, but will find themselves in forced leave, having to "use" for the occasion one of the four holidays which have abolished the right by contract.
The joke did not spare even those who have to work on March 17 pv. Consider, for example, to the many shift workers who work on holidays, which usually receive a specific allowance, but unfortunately this decree does not address either of them.
We note once again that the Government has decided to charge the police employed the establishment of a national holiday, but in our opinion, it is clear forcing who extorted our colleagues a day of holiday , intervening in an area governed by a contract of employment.
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